Studio Legale Vicinitas – Resta Informato
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Permesso di Soggiorno – Procedimento Bloccato
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La certezza delle tempistiche dei procedimenti amministrativi è un principio basilare del nostro ordinamento. Se così non fosse, gli enti pubblici potrebbero trascinare un procedimento all’infinito, senza motivo e senza conseguenza alcuna, impedendo al soggetto interessato di perseguire un proprio interesse o soddisfare un proprio bisogno.
Il diritto dell’immigrazione non fa eccezione. I provvedimenti richiesti agli enti competenti in materia corrispondono a posizioni giuridiche tutelate dall’ordinamento italiano. E la tutela, affinché sia tale, deve poter essere misurata anche in base al fattore tempo.
Più i tempi si allungano, più lo straniero rischia di ricevere pregiudizio dalla mancata conclusione del procedimento, in ambito lavorativo, sociale, familiare, o anche sanitario. Pensiamo, ad esempio, ad una domanda di permesso di soggiorno presentata per ottenere cure mediche nel nostro paese. In questo caso, il principio di certezza delle tempistiche del procedimento si ancora addirittura ad un valore di rango costituzionale e sovranazionale: il diritto alla salute.
Ben possiamo immaginare la verosimile urgenza di chiudere favorevolmente il prima possibile un tale procedimento, così da garantire allo straniero il diritto di usufruire del sistema sanitario nazionale e delle migliori cure disponibili. Immaginiamo, ancora, l’urgenza per lo straniero che abbia necessità di recarsi all’estero per motivi familiari o per lavoro, di acquisire il permesso di soggiorno da poter presentare alle autorità di altro paese, attestando la regolarità della propria posizione migratoria e scongiurando così il rischio di essere trattenuto alla frontiera.
In sostanza, la regolarità della posizione migratoria, attestata pienamente dal possesso del titolo di soggiorno, garantisce allo straniero una serie di prerogative che contribuiscono a migliorare la sua qualità di vita nel nostro paese. Per tale ragione, sussiste il pieno interesse – avendone i requisiti – a richiedere ed ottenere il permesso di soggiorno entro tempistiche ragionevoli.
Nel caso di domanda di rilascio, rinnovo o conversione del permesso di soggiorno, la legge impone che il procedimento debba concludersi entro 60 giorni dalla presentazione della domanda. In sostanza, entro tale termine, gli enti competenti devono pronunciarsi sulla domanda, in senso positivo o negativo.
Nonostante gli enti pubblici debbano concludere il procedimento con un provvedimento espresso entro termini prestabiliti, questo molto spesso non avviene. Nella prassi, accade che negli uffici pubblici si verifichino inefficienze, carenze di organico o diverse complicazioni che vanno ad incidere sui tempi del procedimento, dilatandoli a dismisura. In linguaggio tecnico tale condizione si chiama “inerzia”, ed è l’elemento che rischia di impantanare la pratica in un’attesa estenuante, controproducente, spesso senza alcun motivo.
Lo straniero che presenta domanda ha due alternative: subire passivamente il ritardo, magari attendendo anni per il rilascio del documento, oppure puntare sull’assistenza di un legale.
Per lo straniero spesso non è agevole avere un confronto paritario con gli enti pubblici. Oltre al manifestarsi di possibili problemi di comprensione legati alla conoscenza della lingua, il procedimento volto rilascio dei permessi di soggiorno necessita di un serrato contraddittorio con gli enti preposti. Spesso vengono richiesti chiarimenti, effettuate verifiche e contestate mancanze documentali. É essenziale presidiare il procedimento ed essere pronti a replicare ad ogni richiesta istruttoria dell’Amministrazione.
L’assistenza legale non è utile solo a monitorare lo stato del procedimento e le richieste di integrazione degli uffici competenti, ma fornisce i rimedi e le soluzioni necessarie per sbloccare il procedimento volto al rilascio del permesso di soggiorno.
L’intervento nel procedimento avviene a mezzo di strumenti stragiudiziali quali diffide, istanze, produzioni istruttorie, solleciti. Caso per caso, è indispensabile valutare che tipologia di intervento possa, nel modo più agevole, condurre la nave in porto. Trascorsi i termini di conclusione del procedimento senza che vi sia esito, si dovranno valutare i presupposti per il ricorso al Giudice Amministrativo.
Lo straniero che si affida all’assistenza di un legale sceglie di contrastare l’inerzia della pubblica amministrazione in relazione alla sua pratica. Decide, in sostanza, di far valere un proprio diritto: quello di ottenere una risposta, in tempi certi, alla propria domanda volta al rilascio del permesso di soggiorno.
Ultimo Aggiornamento: 24 settembre 2023
Autore: Avv. Federico Canonici
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